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TRAVELLING MINDS / Viaggiando con i sensi e l'immaginazione


Se ci fosse una ragione per l'innamoramento direi di essermi legato alla Scozia per avervi trovato un paesaggio in cui il passato e' ancora presente.

Non servono pietre magiche, La Scozia e’ in se stessa un portale per viaggiare indietro nel tempo. La sua natura aiuta; lo spazio verde tra un villaggio e l’altro, tra un castello e una scogliera e’ spesso ancora incontaminato.


Non ci sono distrazioni. Hai mai visto un' insegna pubblicitaria in giro?


Il passato spunta fuori dall’epidermide di questi paesaggi selvaggi. Quando meno te lo aspetti spuntano realta’ storiche sorprendenti per la loro bellezza.

A Skara Brae, il villaggio neolitico su una spiaggia delle isole Orcadi, sembra che i gli abitanti originari se ne siano appena andati o trasferiti!


Nelle case di pietra in stile nuragico, dei veri e propri igloo senza finestra sono ancora visibili le stanze, gli scaffali e il luogo dove facevano il fuoco. E allora la nostra immaginazione viaggia, l’occhio si appoggia sui cerchi di pietra in modalita' meditativa.

Ci sono personaggi e condottieri che possono prendere vita nella nostra immaginazione, che escono dai libri di storia, dai volti delle monete vichinghe, dai dipinti o dalle statue.

Ma la storia e la cultura ci arriva anche ascoltando le voci minori, osservando un contadino, o lo stesso postino della Royal Mail, il servizio postale. E capiamo il carattere e la relazione delle persone con la natura di questi posti.


L’ambiente scolpisce in qualche maniera i corpi delle persone e le loro azioni. Pensiamo per esempio ad un nuovo postino che arriva in una zona delle highlands, deve imparare delle abilita’ nuove, come parcheggiare ad ogni indirizzo in base al vento che tira: easternly or westernly wind. Se sbagliasse l’angolatura, con l'azione di aprire lo sportellone del furgone rosso della Royal Mail, le lettere e i pacchi volerebbero via ed atterrerebbero con ogni probabilita' sulle coste norvegesi.

E’ un problema antico. In un documento del 1500 delle Orcadi, gli abitanti dichiaravano che non potevano pagare le tasse perche’ il terra fertile era stata spazzata via dal vento e portata a Bergen in Norvegia...


Lo haar e’ un altro fenomeno, e’ la nebbia estiva che viene dal mare, parola vichinga. Puo’ durare per giorni, soprattutto dopo una giornata di calore. Le strade diventano inutilizzabili, l’orizzonte aperto si riduce ad una visibilita’ ridotta di pochi metri. L’aria densa e palpabile. I marinai la detestano, costretti a vivere nel grigiore e umidita’ piu’ assoluta.


Passato agosto la sensazione e’ quella di essere risucchiati dentro un vortice di buio, ad alta velocita’. I gelatai chiudono, i proprietari dei b&b alzano i piedi sui divani, i Nessie tornano sui fondali dei laghi, e gli highlanders si mettono a sistemare casa, arano i campi, suonano in compagnia, guardano netflix o partecipano ai circoli di lettura o di uncinetto nella community hall del paese.

Poi arriva la primavera, il vento si calma, i giovani fagiani passeggiano sui sentieri della campagna, sui pendii delle colline trottolano gli agnelli e la genziana si specchia sul fiordo in silenzio.

L'incanto riprende il suo corso.

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